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Una bella soddisfazione per la vogherese Michela Montagnoli ricevere i complimenti e la possibilità di frequentare la masterclass di tre giorni alla scuola per autori nientemeno che da Mogol, ovvero il più famoso paroliere italiano. La vittoria al concorso internazionale “Tra un fiore colto e uno donato”, indetto dalla casa editrice Aletti, ha consentito a Michela di mettere in luce non solo la sua poesia “Amor” ma anche tutto il suo talento letterario. “In giuria c’erano personaggi di spicco, da Alfredo Rapetti (Mogol) ad Alessandro Quasimodo (figlio di Salvatore), Francesco Gazzè (cantautore e fratello di Max), Gianluca Grignani e Hafez Haidear (candidato nel 2017 al Nobel per la pace). Per me è stata una grande soddisfazione, sono davvero felice di questo premio. L’antologia di poesie di autori vari, compresa la mia, è stata consegnata a tutte le biblioteche universitarie italiane, segnalandoci come poeti contemporanei. Come sempre devolverò i proventi in beneficenza, perché io credo molto nella solidarietà e nella forza del volontariato”. Michela, oltre a far parte del Comitato di Croce Rossa di Voghera, è davvero poliedrica: appassionata di letterature europee, in particolar modo di letteratura spagnola antica, ricercatrice di testi poetici antichi, ha vissuto e scritto tra Siviglia, Parigi, Roma, Bologna. Ha avviato diverse adozioni a distanza con Action Aid, si è occupata di tossicodipendenze e di scuole in difficoltà. Ora pensa anche alla narrativa: “Mogol mi ha chiesto di inviargli del materiale e io gli ho girato “La ragazza di cenere”, un romanzo psicologico su cui ho lavorato qualche tempo fa. Gli è piaciuto molto e sta considerando di pubblicarlo”. Senza dimenticare la collaborazione con le biblioteche di Salice Terme e Godiasco, con la quale si sta lavorando ad un ricco calendario di appuntamenti letterari per i prossimi mesi.