Primavera vien danzando, vien danzando alla tua porta, sai Tu dirmi che ti porta ? Ghirlandette di farfalle, campanelle di vilucchi, quali azzurre quali gialle e poi rose a fasce e a mucchi. …”  così scriveva il poeta Angiolo Silvio Novaro all’inizio del ‘900 nella sua poesia I Doni.

Come potremmo noi creare un incipit sulla primavera 2021 ?

Certo la natura è bella, in questo periodo vediamo fiori dappertutto: sulle sponde delle strade, nelle aiuole, nei giardini, nei prati, nei campi, sugli alberi e negli interfilari dei vigneti, iniziano a comparire i gerani e le petunie sui balconi e nei terrazzi …

Osservando tutto questo “complesso floreale”, unico nel corso dell’anno, si viene assaliti dall’ottimismo, lo sguardo sembra riposare nell’osservazione dei tenui colori della Primavera e, se lo sguardo riposa, anche lo spirito ed il temperamento delle persone dovrebbe andare di conseguenza.

In seguito a questa piccolissima analisi si dovrebbe arguire che questo è il momento stagionale dell’ottimismo in quando tra alcune decine di giorni i fiori si trasformeranno in frutti con l’arrivo dell’estate.

Continua infatti la poesia di Novaro: “E l’estate vien cantando vien cantando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Un cestel di bionde pesche vellutate appena tocche e ciliegie lustre e fresche ben divise a mazzi e a ciocche”.

In questo inizio di Aprile 2021 essere ottimisti ed allegri , diciamo spensierati, risulta alquanto difficile. Certo la natura è bella, il clima dolce ma la “pandemia” continua ad incalzarci e molte attività sono ferme o stanno proseguendo con moto rallentato. Ci si domanda: fino a quando potremo mantenerci in questa situazione? Le risposte sono ancora chiuse nella nebulosa dei comunicati del governo e dei decreti del presidente del consiglio dei ministri.

I viticoltori stanno comunque lavorando nei vigneti, forse un po’ incuranti dei fiori che calpestano ma ci sta, sui tralci delle viti stanno comparendo i primi germogli con gli embrioni dei grappolini avvolti dalla loro lanuggine protettiva e presto i germogli si trasformeranno in piccoli tralci ed i grappoli prenderanno la loro forma naturale per poi dare origine alla bacca matura.

Arriverà dunque l’Autunno “Vien l’autunno sospirando, sospirando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta ? Qualche bacca porporina, nidi vuoti, rame spoglie e tre gocce di brina e un pugnel di morte foglie.”

Già l’autunno e quindi la vendemmia, come l’affronteremo ? Le cantine saranno vuote o ancora piene? Più facile la seconda ipotesi,  in quanto le attività ferme non inducono ai consumi. E’ pur vero che alcuni canali di vendita stanno lavorando tipo la grande distribuzione ed i canali web ma il “core business” delle piccole aziende impostate sulla qualità, rappresentare da bar, enoteche e ristoranti, non potendo loro assorbire prodotto per effetto delle chiusure imposte per ragioni di salute, risulta lapalissiano che non potranno smaltirlo.

E allora? Allora se non arriveranno gli aiuti statali, coerenti con le perdite subite dalle aziende, sia del settore primario che terziario, molte di esse saranno costrette a chiudere i battenti !

E arriverà l’inverno “E l’inverno vien tremando, vien tremando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta ? Un fastel d’aridi ciocchi, un fringuello irrigidito; e poi neve, neve a fiocchi e ghiaccioli grossi un dito”.

Ecco, così Angiolo Silvio Novaro conclude la sua bella poesia che chi scrive ha imparato a memoria in terza elementare sotto l’egida severa della maestra Rosetta Araldi.

L’inverno parrebbe non portare nulla di buono ma noi vogliamo essere più ottimisti.

Se la campagna vaccinazione continuerà spedita, se le persone, pur stremate, riusciranno a contenere ira ed esuberanza durante l’estate e l’autunno, forse da questa situazione difficile ed anomala riusciremo ad andarcene fuori, intendendo per “fuori” la possibilità di sconfiggere questo maledetto virus e di riprendere le attività lavorative con conseguente ripresa dell’economia.

Perchèpurtroppo in questa nostra moderna società non bastano i fiori ed i frutti …occorrono anche i soldi !!

Guerrino Saviotti