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La Voce Pavese di Emanuele Bottiroli: il commento in diretta alle ore 20 al fatto del giorno in provincia di Pavia.

“Non c’è una vita sbagliata”. Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, ha messo subito le cose in chiaro ieri mattina davanti alle oltre cento persone, per la maggior parte ragazzi, parecchi con tatuaggi, piercing e capelli tinti, che si sono date appuntamento al cimitero di Bernareggio. C’era da dare l’ultimo saluto a Jordan Tinti, in arte Jordan Jeffrey Baby, il trapper di 26 anni trovato morto il 12 marzo nel carcere di Pavia. Jordan era detenuto per rapina aggravata dall’odio razziale, in concorso con Traffik, un altro trapper. Ma ci sono molti dubbi fra i suoi familiari su quel decesso, anche se ieri era il momento del cordoglio. E la breve cerimonia aperta dalla parole di don Claudio ha tenuto conto anche di questo. Ma cosa ci insegna questa tragedia?

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