torrevilla_de filippiIn molti lo indicano già come la persona ideale per guidare l’unica Cantina d’Oltrepò che sarebbe necessaria per voltare pagina e ripartire dopo la bufera dell’inchiesta che ha travolto Terre d’Oltrepò. Giuseppe De Filippi, fratello di Maria di cui produce i programmi televisivi, è anche il presidente uscente di Torrevilla: “Ho dato le dimissioni di recente per poter procedere alle elezioni prima della vendemmia”, spiega. C’è bisogno di fare chiarezza e delineare precise strategie per il futuro in un momento così confuso per le Cantine sociali. Molti degli agricoltori coinvolti nell’inchiesta De Filippi li conosce, ma non vede in tutto questo un progetto illegale, quanto piuttosto un modo di agire superficiale, di chi non ha percepito esattamente la gravità dei comportamenti al vaglio ora della magistratura. Una cosa è chiara, le Cantine sociali svolgono un ruolo fondamentale in Oltrepò, ma se fino ad ora hanno garantito la redditività dei piccoli agricoltori proteggendoli dagli acquirenti speculatori, ora, con un mercato in continua espansione, bisogna pensare anche all’importanza del canale estero delle vendite: “I grandi numeri sono diventati ormai una caratteristica imprescindibile. Bisogna puntare su un’unica Cantina e sul vino integralmente prodotto in Oltrepò, è gradito alla grande distribuzione, che rappresenta una parte fondamentale nel processo della filiera”. Infine la nuova sfida della qualità, occorre produrre meno e meglio: “La minor quantità di prodotto potrebbe tradursi in un aumento del prezzo, abbiamo l’esempio del Bonarda, il vino che caratterizza al meglio il nostro territorio: dopo un periodo di flessione dei prezzi quest’anno ha ripreso il suo valore”.