SALGONO A 329 I CONTAGI, IL 73% IN LOMBARDIA PER I NUMEROSI TEST SIEROLOGICI IN CORSO. NELLE RSA IL 42% DEI DECESSI DA VIRUS (tutte le notizie sul sito diegobianchinews.it, dove potete seguire dalle 21 la diretta settimanale di Incontri InFormativi)
PROTEZIONE CIVILE – Salgono di 329 i casi positivi rispetto a Martedì, quando si era registrata una crescita di 210 persone. Il numero dei casi totali è arrivato a 237.828. Cinque sono le Regioni ad aumento zero: Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria e Basilicata, oltre alla Provincia autonoma di Bolzano. Si registrano 43 decessi (per un totale di 34.448) e 929 guariti (179.454 in tutto). Sono 163 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-14), mentre i malati ricoverati con sintomi sono invece 3.113, con un calo di 188 rispetto a martedì. Sono infine 23.925 gli attualmente positivi, 644 meno di ieri.
ISS – Su 9.154 soggetti deceduti, 680 erano risultati positivi al tampone e 3.092 avevano presentato sintomi simil-influenzali pari a circa il 41,2%, con il 7,4% del totale dei decessi con riscontro di infezione da SARS-CoV-2 e il 33,8% con sintomi simil-influenzali a cui non è stato effettuato il tampone. Il picco dei decessi è stato riscontrato nel periodo 16-31 marzo. Questi i dati finali dell’indagine Iss e Garante nazionale persone private della libertà personale sul contagio Covid-19 nelle Rsa attraverso un questionario al quale hanno risposto 1.356 strutture pari al 41,3% di quelle contattate.
REGIONE LOMBARDIA – Sono 242 i nuovi positivi al Covid-19 in Lombardia, di cui 58 dopo test sierologico, con una percentuale tra tamponi effettuati e casi positivi del 2,1%. Lo rende noto la Regione. L’assessore Giulio Gallera sottolinea: “Dei 242 nuovi positivi di oggi, 58
sono riferiti a tamponi eseguiti a seguito di test sierologico. Nel complesso, 128 casi odierni risultano ‘debolmente positivi’ ovvero, come affermano gli esperti, con carica virale molto bassa. Si tratta quindi di persone, nella maggior parte dei casi, clinicamente guarite, ma in attesa di una negativizzazione completa. Da rilevare inoltre un ulteriore calo di 10 pazienti nelle terapie intensive e di 106 pazienti nei reparti di degenza”. I ricoverati in intensiva sono 59, quelli non in terapia intensiva 1.796, 106 meno di ieri, giornata in cui si sono registrati 14 decessi, per un totale di 16.480 da inizio epidemia. Venendo alle singole province: Milano 23.966 (+61) di cui 10.190 (+16) a Milano città, Bergamo 13.978 (+69), Brescia 15.353 (+16), Como 4.023 (+5), Cremona 6.565 (+6), Lecco 2.804 (+3), Lodi 3.552 (+3), Mantova 3.424 (+5), Monza e Brianza 5.706 (+43), Pavia 5.514 (+20), Sondrio 1.542 (+1), Varese 3.829 (+6) e 2.046 in fase di verifica.
ORDINE MEDICI DI MILANO – Un indennizzo per i medici e il personale sanitario che hanno perso la vita o la salute lavorando in prima linea nella lotta al Covid -19. A fare la richiesta allo Stato è l’Ordine dei Medici di Milano, il cui consiglio ha varato una mozione che chiede “una legge urgente in favore del personale medico vittima del coronavirus sul lavoro”. E’ una vera e propria richiesta di solidarietà sociale, bisogna infatti riconoscere concretamente il sacrificio di tutti i moderni militi ignoti che ormai da molti mesi hanno spontaneamente scelto di immolarsi, nonostante la mancanza di dispositivi di protezione individuali e nonostante la consapevolezza di esporsi ad un contatto diretto col virus – ha spiegato Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici di Milano – . Ci sembra corretto che si risarciscano i superstiti di chi ha perso la vita o direttamente chi ha contratto il virus con conseguenti lesioni permanenti”.
MATURITA’ – Oggi è stato il primo giorno di maturità, le scuole sono tornate a ripopolarsi dopo 100 giorni, un piccolo grande avvenimento per i nostri studenti chiamati ad un’unica prova orale, per via dell’emergenza coronavirus: dopo circa 100 giorni le scuole hanno riaperto i battenti per accogliere i docenti delle 13 mila commissioni, che dalle 8.30 hanno iniziato ad esaminare i maturandi. E il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina oggi ha scelto di essere presente in un Istituto Tecnico di Bergamo come luogo simbolo, una delle città che ha registrato il maggior numero di vittime in questa pandemia: “E’ un primo rientro dopo il lockdown – ha detto il ministro – resto convinta che fosse giusto mantenere gli esami, farli in presenza e in sicurezza. Perché con il secondo ciclo si chiude un lungo percorso di studi e l’esame è uno snodo verso la vita da adulti. Era giusto far vivere questo passaggio agli studenti. Ci tenevo a dare un messaggio di vicinanza molto concreto – ha spiegato – ci sono territori che hanno sofferto più di altri. E che quindi hanno dovuto mettere ancora più impegno e responsabilità per affrontare questi esami di Stato in presenza”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo fatto una proposta alle regioni per il 14 Settembre se intendiamo riportare tutti gli studenti a scuola. Ma già dal primo Settembre tutte le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività di apprendimento per gli studenti”. Tornare a scuola oggi avrà sicuramente avuto un effetto particolare per gli studenti, ma sicuramente ha fatto più effetto non aver finito le lezioni insieme a tutti i compagni di classe. La didattica a distanza è stato il punto di partenza per arrivare a fare un esame così importante.
ATTENZIONE: DAL15 GIUGNO FASE 3. LA MASCHERINA DEVE COPRIRE NASO E BOCCA, OBBLIGATORIA ANCHE ALL’ESTERNO IN LOMBARDIA. UTILIZZATE SEMPRE IL DISTANZIAMENTO DI ALMENO UN METRO DALLE PERSONE, EVITANDO LUOGHI AFFOLLATI. LA NUOVA “NORMALITA’” VERRA’ VINTA CON IL SENSO DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI!!! DIFFONDIAMO SOLO NOTIZIE CERTE!!! #emergenza #coronavirus #fase3 #ripartelitalia #restiamoadistanza #nofakenews #paviaunotv #itinerarinews #agenziacreativamente