vallati parte per chernobylNon è nuovo ad imprese del genere. D’altronde la bicicletta è la sua seconda “casa”. Diego Vallati, 70 anni a ottobre, ha deciso di affrontare un nuovo lungo viaggio in solitaria. Duemilacinquecento chilometri in un mese, destinazione  Chernobyl, a trent’anni dal disastro nucleare. E poi si recherà a Kiev per visitare l’ospedale pediatrico e portare alcuni disegni realizzati dai piccoli ospiti del Policlinico S. Matteo. Alla partenza  da Pavia, Mercoledì 25 Maggio, il portabandiera pavese è stato salutato da un altro appassionato di due ruote, il sindaco Massimo Depaoli. Poi la partenza, destinazione Treviso, poi Aquileia, Slovenia, Ungheria, fino ad arrivare in Ucraina. “Stavo preparando da tempo questo viaggio, frequentando anche il circolo culturale russo di Pavia – racconta Diego Vallati -. Sarò l’ambasciatore di due associazioni pavesi, Soleterre e il comitato di Pavia per Chernobyl. Cercherò di avvicinarmi il più possibile anche alla zona del disastro nucleare, lì pianterò un gagliardetto in segno di solidarietà della città di Pavia”. Per Vallati  non sarà certo una passeggiata, ma il suo fisico è ben allenato: dopo aver raggiunto per due volte Capo Nord, nel 2012 ha percorso il tracciato europeo lungo la ex cortina di ferro. E poi due anni fa ha percorso il cammino di S. Martino, dall’Ungheria alla Francia, passando per Pavia. Ora lo aspettiamo, al suo rientro, con tante foto e video di questa nuova grande avventura. Le racconterà come sempre a suo modo, con la passione e l’entusiasmo di un giovincello, al suo amato pubblico del Borgo Ticino, il nido pavese di questo “cittadino del mondo”.