Molte aziende private hanno “fiutato” il business e adesso propongono ovunque test sierologici ad un costo che parte da 35 euro e può arrivare anche a 70/80 euro a carico del cittadino. Mentre lo Stato, nel pieno della fase 2, ha annunciato l’avvio di test sierologici su un campione di 150mila italiani, i privati si sono dati da fare per garantire “un prelievo di sangue dal braccio, che sarà poi analizzato dal laboratorio di analisi, per la rilevazione delle quantità di anticorpi IGM e IgG presenti”. Tutto, al momento, a spese del paziente. E’ bene infatti precisare  che per i test sierologici – riservati esclusivamente agli asintomatici e non a chi ha sintomi o è stato in contatto con altre persone sintomatiche nelle ultime due settimane – è arrivato nei giorni scorsi il via libera della Regione Lombardia che però ha spiegato chiaramente di non volersi fare carico di questi trattamenti eseguiti da laboratori medici privati. In caso di risultato positivo a uno dei due anticorpi, però, precisano, sulla base di quanto stabilito dall’ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana, il paziente dovrà sottoporsi obbligatoriamente al tampone, mettendosi poi in isolamento fiduciario (con il conseguente avvio del percorso di sorveglianza di caso sospetto, ma se non ci sono tamponi e reagenti uno rischia di rimanere in casa a lungo, anche se il coronavirus, magari, lo ha fatto diverse settimane fa e magari in forma lieve, senza i noti sintomi). Il laboratorio privato, infatti, avrà l’obbligo di comunicare l’esito del test, se positivo, all’Ats di competenza e poi sarà il paziente a decidere dove sottoporsi al tampone. Ma attenzione, la Regione rimborsa solo i malati: “In caso di positività del tampone naso faringeo, il costo del tampone viene restituito al cittadino nei limiti di cui alla DGR n. XI/3132/2020 (62 euro, ndr) tramite le ATS che a breve disporranno di apposita modulistica” precisa Regione Lombardia. Nel caso di tampone negativo, invece, nessun rimborso. È bene ricordare che i test sierologici non sostituiscono i tamponi, il loro impiego è “utile nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale, mentre non è indicato nella diagnosi dell’infezione, in quanto i risultati ottenuti non sono sufficientemente attendibili”.