(tutte le notizie sul sito diegobianchinews.it @copyright)Di una cosa possiamo andare orgogliosi in questi momenti così drammatici per tutti: la paternità dell’ennesima importante scoperta in campo scientifico spetta al Policlinico San Matteo di Pavia. Una struttura che ad oggi conta oltre 1200 ricoveri, che ha processato due terzi dei tamponi della Lombardia e si è distinta anche per la sperimentazione del plasma da paziente guarito. In questi giorni sono partiti i test sierologici per vincere la battaglia contro il coronavirus. Spiega l’Assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera: “In due giorni sono stati eseguiti 7528 test nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi. Gli esiti delle analisi eseguite nella giornata di Giovedì 23 Aprile, ai quali si aggiungeranno via via quelli delle giornate successive, sono stati trasmessi al San Matteo di Pavia per le valutazioni degli esperti che saranno comunicate la prossima settimana”. Il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha annunciato: “Dal 4 Maggio potremmo iniziare l’indagine sui primi 150mila cittadini in tutta Italia organizzati in un campione che abbiamo strutturato insieme all’Inail e all’Istat per anagrafe, zona, censo e il vincitore non solo è quello che ha confermato di avere l’insieme degli otto requisiti di qualità che il Comitato tecnico-scientifico aveva posto alla base di questa gara, ma ha deciso che questi test debbano essere offerti a titolo totalmente gratuito. Dunque siamo riusciti a ottenere la migliore offerta sul mercato oggi esistente e contemporaneamente a non gravare sulle casse dello Stato”. Certo, questi test sierologici non sono il vaccino, ha ricordato il Presidente del Policlinico Alessandro Venturi ma “servono ed hanno innanzitutto una funzione epidemiologica: servono agli esperti per fare analisi e studi di prevalenza e per capire come si è propagato il virus o quanto dura questa protezione. Il test di neutralizzazione è un test che risale agli anni ’60, un prototipo artigianale che permetteva di vedere questi anticorpi fossero presenti e che effetto facevano sul virus. Quindi sostanzialmente ha permesso di capire di più di questo virus, ha permesso di capire come attaccava le cellule, di mettere a punto una metodica di laboratorio sperimentata su campioni in vitro di tutto il materiale che passava per il policlinico San Matteo con una diagnostica che già faceva parte dell’attività clinica assistenziale. Di qui la verifica che là dove si sviluppano dei corpi neutralizzanti il virus non replica, quindi non si riproduce, come se fosse sterilizzato”. Dovremo convivere a lungo con il virus, in attesa di un vaccino. Ma almeno questi test sierologici ci danno una rassicurazione in più.#emergenza #coronavirus #iostoacasa #restateacasa #andràtuttobene #italiani #responsabilità #nofakenews #paviaunotv #itinerarinews