Dal diario del 2006, Svezia centrale, Golfo di Botnia – 19 giugno:

Finalmente a Gnarp. Bisogna fare bene attenzione alla pronuncia perché si rischia una lussazione alla mandibola. Speriamo non succeda come ieri sera [ … ostello chiuso …]. L’ostello è ad un paio di chilometri dalla strada principale, ma mentre percorro la breve rampa che porta alla reception faccio l’errore di voler cambiare e di farlo troppo in fretta. Il solito vizio di non voler mettere mai il piede a terra! Cade la catena e nello sforzo va ad incastrarsi comodamente tra due moltipliche. Tutti i tentativi di forzarla con un cacciavite sono inutili. Decido allora di verificare la disponibilità di posti all’ostello e di riprovare più tardi. Il titolare, un tipo dall’aria scorbutica, fa un po’ il furbo (è anche Hotel), chiede 400 corone con cena e 1^ colazione, ma io gli ribadisco che per dormire voglio solo un letto dell’ostello, con cena e colazione ovviamente. Allora le corone diventano 320. Temo una fregatura come  qualche giorno fa. Invece mi trovo a dormire da solo in un’ampia stanza in un cottage,  che almeno in parte giustifica il prezzo piuttosto alto. Con un grosso cacciavite datomi dal titolare tento di liberare la catena, forzo un po’ tutto e temo di combinare qualche guaio peggiore. Alla fine riesco e solo la moltiplica più piccola risulta un po’ “sdentata”.  E’ quella che ho forzato di più, ma per fortuna è anche quella che uso meno. A cena nella sala/ristorante dell’ostello, mentre sto litigando con una grossa bistecca, dura come una ciabatta, si avvicina il titolare .”Scusi, posso farle una domanda?”  Ahi! Devo aver combinato qualcosa.  Invece mi chiede se può farmi intervistare e fotografare da un suo amico giornalista … Certo ! Altroché ! Al mattino dopo il solito signore  dell’ostello mi mostra compiaciuto (ma anche il ciclista viaggiatore lo è) l’articolo e le foto sul giornale di Sundsvall. Appena partito si mette a piovere, un po’ come ieri, come da copione. E come già da ieri vedo cartelli che indicano “Attenzione alci”.  D’accordo, ma gli alci staranno attenti a me?  Arrivo abbastanza in fretta a Sundsvall e malgrado la pioggia approfitto di una grande vetrina a specchio per fare una foto a me stesso. “Ciao!” esclama una giovane coppia. Italiani ?? Non certo dall’aspetto. “Hello Diego. We have seen you in the paper!”

Diego Vallati