Una cerimonia più sobria del solito, adatta al momento che stiamo vivendo, poiché stiamo uscendo dalla fase di emergenza sanitaria del coronavirus ma non ne siamo del tutto fuori. E dunque anche le funzioni adottano uno stile più contenuto. Come nel caso della celebrazione per i 206 anni dell’Arma dei Carabinieri, presso la chiesa dei frati francescani di Voghera, Santa Maria delle Grazie. La funzione è stata celebrata da Padre Cristoforo, con l’intervento del Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Voghera Maggiore Giuseppe Pinto e del Presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo, sezione di Voghera, Marco Salvadeo. “Un lavoro, quello dei Carabinieri, particolarmente delicato e difficile, soprattutto in questa fase, non solo di controllo ma anche di aiuto ai più bisognosi” ha ricordato Padre Cristoforo nella sua omelia, parlando non a caso di “Carabinieri Francescani”. Alla fine una preghiera per tutti i caduti e per i malati e un augurio di pronto ritorno alle attività al Luogotenente Giovanni Galletta, “una istituzione” per i Carabinieri di Voghera e per tutta la cittadinanza, che ha trepidato, stretto i denti, pregato con lui nella lunga e difficile fase di degenza prima in Ospedale a Voghera e poi a Pavia: ora il coronavirus è alle spalle e da qualche giorno ha potuto iniziare la fase di convalescenza e riabilitazione presso una casa di cura oltrepadana.

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