25BE2289-99C1-4D89-9D2F-DA397A2C666ECosì come accaduto per altri eventi, l’organizzazione del Vinitaly ha comunicato il rinvio il salone internazionale del vino di Veronafiere: non più dal 19 al 22 Aprile ma dal 14 al 17 Giugno.

La decisione, preceduta da una simile scelta per la rassegna tedesca ProWine, è arrivata dopo le numerose disdette di produttori e buyer: la fobia che si è diffusa in questi giorni per il Covid-19 e le decisioni emanate da istituzioni, regioni e governo (scuole chiuse, palestre chiuse e in molti casi anche musei) ha reso inevitabile il passo indietro. Un Travel Advisory degli USA (in allerta 4 sull’Italia, il più alto) ha sconsigliato decisamente il viaggio nella penisola, per non parlare dei voli: sospese sino a fine aprile varie tratte (per gli Stati Uniti non volano più American Airlines e Delta). 

Rimandati anche tutti i fuori salone, da Opera Wine alle serate annesse alla kermesse.

La decisione è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.
“Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese. Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.

I numeri del Vinitaly sono elevati: oltre 4.600 aziende espositrici, più di 40 Paesi produttori, 400 eventi in 4 giorni, tra degustazioni tecniche, prestigiose verticali, walk around tasting e focus sui principali mercati. Tutto al momento sospeso, con comprensibili ripercussioni organizzative e economiche.