039D8F88-CDCD-4F7C-BDD3-2963CA438094PER IL TERZO GIORNO CALA IL NUMERO DEI CONTAGIATI MA AUMENTANO LE VITTIME. NUOVO DECRETO DEL GOVERNO CON SANZIONI PIU’ DURE PER CHI VIOLA LE RESTRIZIONI. CONTE: FALSO CHE LE MISURE SIANO PROROGATE FINO AL 31 LUGLIO. LA COMPETENZA DELLE RESTRIZIONI E’ DELLO STATO. GARANTE SCIOPERI: REVOCARE SUBITO SCIOPERO BENZINAI (tutte le notizie anche sul sito diegobianchinews.it @copyright – vietata riproduzione, ok alla condivisione)
PROTEZIONE CIVILE – Per il terzo giorno consecutivo cala il numero di nuovi positivi al coronavirus in Italia: oggi sono 3.612 mentre ieri erano 3.780 e domenica 3.957. Torna invece a salire il numero delle vittime in un solo giorno: oggi sono 743 mentre ieri erano 601 e domenica 651. Il totale delle vittime è 6.820. I malati in Italia sono attualmente 54.030 per un totale di 69.176 contagiati. I dati sono stati forniti dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli.
CONTE – Così il premier Conte dopo il consiglio dei ministri: “Si è diffusa la notizia che le misure saranno prorogate al 31 luglio. Quando abbiamo adottato il primo provvedimento a fine gennaio abbiamo deliberato lo stato emergenza nazionale per sei mesi, fino al 31 luglio 2020. Ma questo non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino a quella data. Siamo pronti in qualsiasi momento ad allentare la morsa, superare quelle misure, e fiduciosi che ben prima di quella scadenza si possa tornare a un migliore stile di vita. Multe più salate, da 400 euro a 3000 euro per chi non rispetta le regole. Nessun fermo amministrativo di veicoli, solo multe. Un nuovo Decreto Legge regolamenta i rapporti tra Stato e Parlamento e Stato e Regioni: la sanità è di competenza regionale ma le misure restrittive devono essere di competenza dello Stato, altrimenti si genera solo confusione. Stiamo facendo di tutto per rinforzare le strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale. Confido anche che i distributori di carburante facciano rientrare il loro sciopero in programma da Mercoledì: in questo momento è indispensabile garantire anche questo servizio, per la filiera alimentare, quella farmaceutica, per chi deve lavorare. Ci sarà un confronto con i sindacati, non una concertazione. Riferirò in Parlamento ogni 15 giorni”.
BENZINAI – “Revocare subito l’astensione proclamata dai benzinai a partire da domani. Così la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che invita “le Organizzazioni sindacali FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, FIGISC ANISA Confcommercio, a revocare immediatamente l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione”.
LOMBARDIA – Il governatore lombardo Attilio Fontana ha dato tre notizie: “1) Questa mattina ho sentito il dottor Bertolaso che risulta positivo al Covid-19, sta bene anche se ha qualche linea di febbre. 2) L’Ospedale da campo a Crema è operativo con i medici cubani e da oggi accoglie i pazienti. 3) I dati delle celle telefoniche delle persone che si muovono in Lombardia ci stanno dando segnali confortanti, segno che i cittadini hanno capito di non muoversi da casa se non per reali e indifferibili necessità”.
Venendo ai numeri della giornata, ecco l’assessore al Welfare Giulio Gallera: “In Lombardia “c’è un trend di rallentamento, ma dobbiamo essere più determinati a resistere e a stare a casa, perché il traguardo non è lontano. Ognuno di noi deve continuare a rispettare le restrizioni”. Gallera mostra fiducioso due dati: per la prima volta a Codogno, zona iniziale del virus, zero contagi rispetto a ieri. E poi oggi solo 11 nuovi accessi in terapia intensiva in tutta la Regione (totale di posti occupati 1194, a Febbraio la Regione aveva 724 posti, oggi 1500 e presto ne apriranno altri, a dimostrazione del livello della sanità lombarda). Torna invece a salire il numero delle vittime per coronavirus in Lombardia: sono 402 i nuovi decessi per un totale di 4.178, dopo due giorni di dati in calo rispetto al picco di 546 morti registrato sabato. Domenica erano stati 361, lunedì 320. Il numero dei contagiati supera quota 30.000: con 1.942 casi in più i positivi in regione sono 30.703. Situazione sempre critica a Brescia, migliora a Milano città. Ecco tutte le province: (tra parentesi il dato di ieri e la differenza): Bergamo 6.728 (6.471, +257), Brescia 6.298 (5.905, +393), Milano 5.701 (5.326, +375), Cremona 3.061 (2.925, +136), Lodi 1.860 (1.817, +43), Pavia 1.499 (1.444, +55), Monza Brianza 1.454 (1.130, +324), Mantova 1.093 (985, +108), Lecco 1.015 (934, +81), Como 635 (581, +54), Varese 450 (421, +29), Sondrio 253 (208, +45), 652 casi in corso di verifica.
PAVESE – Emblematico il caso della signora in isolamento andata al supermercato ad Albuzzano a fare la spesa. C’è chi ha chiamato i carabinieri, preoccupato per un eventuale contagio. Supermercato chiuso qualche ora, poi ha riaperto dopo le verifiche: la donna non si era avvicinata agli altri clienti e ai dipendenti, mantenendo il metro di distanza. Qui è stato chiuso anche il municipio, dopo che un dipendente è risultato positivo, tutti i dipendenti in quarantena.
TORTONA – Il sindaco Federico Chiodi, dopo il ricovero di alcuni vigili trovati positivi al Coronavirus ed all’assenza sempre a causa del virus di un altro congruo numero di agenti della polizia municipale, ha deciso di chiudere il comando di via Anselmi, mettendo in quarantena i 7 agenti rimasti in servizio.
BANCHE – In banca solo per appuntamento, acquisto di mascherine per i dipendenti e altre misure per far rispettare la distanza di almeno 1 metro. E’ quanto prevede l’accordo fra Abi e sindacati, raggiunto oggi, che integra il protocollo già firmato dalle parti lo scorso 16 marzo.
RICAPITOLIAMO: ALIMENTARI E FARMACIE SEMPRE APERTI, NIENTE ASSALTO AI SUPERMERCATI. SI ESCE SOLO PER NECESSITA’ DI LAVORO, DI SALUTE, PER FARE SPESA. DIFFONDIAMO SOLO NOTIZIE CERTE, EVITIAMO PSICOSI E DIFFIDIAMO DA CHI SUI SOCIAL SPARGE NOTIZIE CHE NON ARRIVINO DA REGIONE, PREFETTURA, PROTEZIONE CIVILE O GOVERNO.
Ecco i numeri utili: 1500 (Ministero Salute), 800894545 (nuovo numero verde di Regione Lombardia) e 112 (di emergenza, da non intasare).