26.323 NUOVI CASI E 686 DECESSI. DA DOMENICA LOMBARDIA ARANCIONE. BRUSAFERRO: LA CURVA DECRESCE. BALZANELLI, PRESIDENTE 118: ALTA MORTALITA’ PER I RICOVERI IN RITARDO
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*La Voce Pavese con Emanuele Bottiroli:
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CASI IN DIMINUZIONE – In Italia ci sono 26.323 nuovi casi di coronavirus con 225.940 tamponi (Ieri 28.352 su 222.803 tamponi effettuati). Il tasso di positività è quasi dell’11,7%, in calo dell’1,1% circa rispetto a venerdì. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 686 decessi (contro gli 827 del giorno precedente) per un totale, da inizio emergenza, che arriva a 54.363. Sono 1.415 gli attuali positivi al Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, per un totale che arriva a 789.308.
LOMBARDIA ARANCIONE – In Lombardia (da Domenica arancione, quindi riaprono i negozi ma poco o nulla cambia rispetto a prima) diminuiscono i pazienti ricoverati sia nei reparti (sono 7.616, -253) che in terapia intensiva (919, -6). Il numero dei tamponi effettuati è 37.286 (ieri 40.931) e 4.615 sono i nuovi positivi, dunque il rapporto positivi/tamponi è stabile al 12,3%. I guariti/dimessi sono 4.736, i morti 119. I dati per province: Milano: 1.748, di cui 641 a Milano città; Bergamo: 250; Brescia: 360; Como: 448; Cremona: 97; Lecco: 168; Lodi: 117; Mantova: 209; Monza e Brianza: 201; Pavia: 269; Sondrio: 63; Varese: 585.
BRUSAFERRO: LA CURVA DECRESCE – “La curva della saturazione delle terapie intensive è in decrescita anche se la situazione in Italia è un po’ a metà, l’età media del contagio è sui 48 anni”. Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “Resta ancora molto elevato il numero dei decessi”, aggiunge.
BALZANELLI, PRESIDENTE 118 – Ci sono parole che lasciano il segno e certificano il fallimento della medicina sul territorio, sia su scala regionale che nazionale. “Quindici giorni fa ho contratto il Covid. Ho la polmonite interstiziale-alveolare, sono andato in sepsi, blocco della funzione renale, ho avuto un’alterazione importante del muscolo cardiaco. Da ieri sono negativo. Ho vissuto la malattia che curo nei pazienti”. Lo afferma il presidente del 118 Mario Balzanelli, aggiungendo: “L’alta mortalità è correlata al fatto che intercettiamo troppo tardi i pazienti, li teniamo troppo a casa con terapie blande. Quando arrivano in ospedale il loro organismo è deteriorato”.
PRIMARIO RIANIMAZIONE PAVIA – Così il professor Francesco Mojoli, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia: “Siamo arrivati vicini al picco di ricoveri in terapia intensiva registrato a fine Marzo, nella fase più acuta della pandemia di Covid-19. La sensazione è che adesso la situazione si vada stabilizzando: da alcuni giorni il numero dei nostri ricoverati è rimasto stabile, e la speranza è che possa ridursi nelle prossime settimane”.
SCUOLE, VERSO RIAPERTURA IL 7 GENNAIO – L’orientamento del Governo è la riapertura delle scuole il 7 Gennaio. Nel vertice della scorsa notte Conte e i capi delegazione non hanno preso una decisione finale: “La discussione sulla scuola è ancora aperta”, spiegano fonti dell’esecutivo. I ragazzi delle superiori dovrebbero tornare in classe solo all’inizio del nuovo anno, mentre a dicembre proseguirebbe per loro la didattica a distanza anche nelle zone gialle.
IL CRACK DEI RISTORANTI – La chiusura dei ristoranti nel periodo natalizio, tradizionalmente quello con il maggior afflusso di clienti, fa rischiare un tracollo da 41 miliardi al comparto. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti, che sottolinea che il taglio delle spese di fine anno a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani, che quest’anno scendono al minimo da almeno un decennio con un crac senza precedenti per la ristorazione. Il fatturato, a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, è dimezzato (-48%) per una perdita complessiva, appunto, di quasi 41 miliardi di euro nel 2020.
TREDICESIME PIU’ LEGGERE – Le tredicesime che arriveranno nei portafogli di 16 milioni di pensionati e di 18 milioni di lavoratori dipendenti quest’anno saranno più leggere. L’importo complessivo di queste 34 milioni di gratifiche natalizie, rileva la Cgia (l’associazione degli artigiani di Mestre), ammonterà a 30 miliardi di euro, 3 miliardi in meno rispetto alla somma pagata nel 2019 a causa del Covid. La regione che presenta il più alto numero di percettori della tredicesima mensilità è la Lombardia: quasi 6,2 mln persone
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