Cani, gatti, cavalli, mucche..sotto la neve e la pioggia in Piazza Duomo a Voghera si sono radunati tanti animali, accompagnati dai loro padroni, in occasione della Festa di S. Antonio Abate. Voluta dall’assessorato alla cultura del Comune di Voghera, diretto da Marina Azzaretti, questa festa, nonostante il maltempo, è sempre molto sentita. “Mi ha fatto piacere vedere tanta gente, tanti allevatori di aziende agricole del territorio portare i loro animali in piazza per ricevere la benedizione di S. Antonio – commenta l’assessore Marina Azzaretti -: un particolare ringraziamento anche ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato che sono intervenuti, insieme ai pifferi della Valle Staffora”. La benedizione al fuoco e all’acqua è stata impartita da Mons. Gianni Captini, parroco del Duomo, che con l’occasione ha ricordato il recente restauro dell’altare dedicato a S. Antonio: “Abbiamo rifatto tutta la parte dell’altare di marmo in stile barocco, sotto il dipinto che presumibilmente è da far risalire all’inaugurazione del Duomo, quindi inizio 1600. Sono molti i vogheresi che venerano S. Antonio, uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa”. Il Santo protettore degli animali viene invocato anche per debellare le epidemie e la “herpes zoster”, nota anche come il “fuoco di S. Antonio”. Alcuni volontari, coordinati da Luisa Dosseni Spalla, hanno poi distribuito le immaginette del Santo, oltre alle castagne e al sale. La vita di S.Antonio Abate, nato nel 251 in Egitto, viene documentata anche con guarigioni da lui compiute per alleviare le sofferenze di malati. Invece la tradizione che lo ha voluto patrono degli animali domestici trae origine dal fatto che i monaci del suo ordine ottennero il permesso di allevare maiali in città per ricavarne unguenti per la pelle. I suini vagavano con una campanella al collo e venivano nutriti dalla popolazione.