DAL 3 GIUGNO OK AGLI SPOSTAMENTI TRA TUTTE LE REGIONI, INDICE CONTAGI SOTTO LA SOGLIA. IN LOMBARDIA MASCHERINA OBBLIGATORIA ALL’APERTO FINO AL 15 GIUGNO. PM BERGAMO: SULLA MANCATA ZONA ROSSA LA DECISIONE SPETTAVA AL GOVERNO (tutte le notizie sul sito diegobianchinews.it @copyright)
SPOSTAMENTI – Il peggio sembra passato. Gli ultimi dati dell’Iss (con l’indice contagi sotto la soglia in tutte le regioni) spingono verso la riapertura completa del Paese: il 3 Giugno cadranno i divieti di spostamento e sarà possibile tornare a muoversi liberamente in tutta Italia, dopo quasi tre mesi. La conferma arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza al termine del vertice convocato dal premier Giuseppe Conte con i capi delegazione della maggioranza. “Il decreto legge vigente prevede dal 3 Giugno la ripresa degli spostamenti infraregionali – ha affermato Speranza -. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva”. Il 3 Giugno cadrà l’obbligo della quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai Paesi Schengen e dalla Gran Bretagna. Per il resto dei cittadini europei tale obbligo cadrà dal 15 Giugno.
REGIONE LOMBARDIA – Da Lunedì 1 Giugno anche in Lombardia riaprono palestre e piscine, circoli culturali e ricreativi. Via libera anche all’accesso nei parchi tematici e di divertimento, oltre che nei parchi faunistici. Dal 15 giugno l’inizio dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza (dai 3 ai 17 anni), come centri estivi e oratori. Alla stessa data potranno ripartire anche i cinema e le attività di teatri, arene e spettacoli in genere, fatta salva la possibilità di svolgere le prove in assenza di pubblico già a partire dal 1 Giugno, sempre nel rispetto di quanto previsto delle regole delle ‘linee guida’ interregionali. In tutta la regione resta l’obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. Lo conferma la nuova ordinanza alla firma del presidente della Regione Attilio Fontana, valida dall’1 al 14 Giugno. Resta obbligatoria anche la misurazione della temperatura mentre permane il blocco delle slot machine nei locali pubblici.
RICCIARDI – “Il trend generale è sicuramente positivo e stanno andando nella giusta direzione anche Regioni come Liguria e Piemonte. I numeri della Lombardia inducono però ancora alla prudenza”. Lo dice Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. “Dove la circolazione del virus è ancora intensa – sottolinea – bisogna essere prudenti, quindi per la Lombardia un po’ di attendismo non guasterebbe. Ma le mie sono considerazioni scientifiche, poi spetta alla politica decidere in base ad altre considerazioni sociali ed economiche”.
PM BERGAMO – Dopo aver ascoltato per oltre due ore il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’Assessore al Welfare Giulio Gallera come persone informate sui fatti, il procuratore facente funzione di Bergamo, Maria Cristina Rota, ha spiegato che l’istituzione della zona rossa nella Bergamasca avrebbe dovuto essere “una decisione governativa.” Alla domanda su di chi fosse il compito di isolare i comuni di Nembro e Alzano Lombardo colpiti dall’epidemia di coronavirus, uno dei temi che le indagini bergamasche stanno approfondendo, il magistrato ha risposto: “Da quel che ci risulta è una decisione governativa”. Replica del Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia: “Anche la Regione poteva istituire la zona rossa, come previsto dalla legge”. Diverse persone si sono portate fuori dalla Procura di Bergamo a protestare. Tra gli striscioni esposti: “Fontana, Bergamo non dimentica” e “15mila morti in Lombardia, non ci dimenticheremo di questa strage”. Impossibile dimenticare quella tragica sera del 18 Marzo, che da quest’anno diventerà la Giornata per la Memoria delle Vittime da coronavirus. Quella sera una colonna di camion militari si mise in fila in via Borgo Palazzo, trasportavano i feretri di 65 corpi: quella foto fece il giro del mondo.
ALLERGIE – Con la primavera possono presentarsi o peggiorare alcuni sintomi tipici delle allergie respiratorie, come riniti, congiuntiviti o asma bronchiale, “che potrebbero essere facilmente confusi” con quelli del coronavirus. In questi casi è bene “non affidarsi alla ricerca sul web” per saperne di più e contattare invece il proprio medico. A fare chiarezza è un focus “Allergia o Covid?” pubblicato sul portale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
ATTENZIONE: LA MASCHERINA DEVE COPRIRE NASO E BOCCA, NON SOLO LA BOCCA! E UTILIZZATE SEMPRE IL DISTANZIAMENTO DI ALMENO UN METRO DALLE PERSONE, EVITANDO LUOGHI AFFOLLATI. LA NUOVA “NORMALITA’” VERRA’ VINTA CON L’ATTENZIONE E IL SENSO DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI!!! DIFFONDETE SOLO NOTIZIE CERTE!!!
Ecco i numeri utili: 1500 (Ministero Salute), 800894545 (numero verde Regione Lombardia) e 112 (emergenza). Numero verde supporto psicologico 800833833, Numero per vittime di violenza e stalking 1522 #emergenza #coronavirus #fase2 #ripartelitalia #restiamoadistanza #nofakenews #paviaunotv #itinerarinews