LIEVE CALO DEI NUOVI CONTAGI. ISS: AL MOMENTO NESSUNA SITUAZIONE CRITICA. RICHIESTE DI PLASMA AL POLICLINICO DI PAVIA DA TUTTA ITALIA (tutte le notizie sul sito diegobianchinews.it @copyright)
PROTEZIONE CIVILE – Lieve calo dei nuovi contagi da coronavirus in Italia: sono ora 232.248 i casi totali, 516 più di Giovedì, quando se ne erano registrati 593. In leggero aumento i morti: 87 in 24 ore (contro i 70 di Giovedì). In 8 regioni anche oggi non si registra nessun decesso: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Basilicata, Sicilia, Sardegna. Dei 516 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 354 nuovi positivi (il 68,6% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 56 casi in Piemonte, 38 in Emilia Romagna, di 14 in Liguria e di 16 nel Lazio. Nessun caso in Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Umbria, Abruzzo e provincia di Bolzano. Sono saliti a 152.844 i guariti, con un incremento rispetto a ieri di 2.240. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 575, 14 meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 7.094, con un calo di 285 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 38.606, con un calo di 1.512 rispetto a ieri. Per il ministro della salute Speranza si tratta di “dati incoraggianti. I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto questi risultati. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa con gradualità e cautela”. Mentre resta incerta la riapertura dei confini delle Regioni, il Veneto ha approvato lo stop all’obbligo della mascherina per strada dal primo Giugno.
ISS – Al momento in Italia nessuna situazione critica relativa all’epidemia di Covid-19. E’ questo il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 tra il 18 e il 24 Maggio. L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa, ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. “Si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare il movimento di persone sul territorio nazionale”.
REGIONE LOMBARDIA – Sono 354 i nuovi casi di Coronavirus in Lombardia (ieri +382), 38 i morti (ieri 20), 546 i guariti (ieri +1.486). Sono dunque 88.537 i casi ufficiali di Coronavirus in Lombardia da inizio epidemia (ovvero coloro che sono stati effettivamente sottoposti a tampone e hanno avuto esito positivo), 16.012 i morti, 49.842 i dimessi. Gli attualmente positivi sono 22.683 (-230) dei quali 173 in terapia intensiva, come ieri, e 3.552 i ricoverati non in terapia intensiva, 82 più di ieri. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 14.078 (totale complessivo: 727.146). I dati per province: Milano 22.982 (+74) di cui 9.750 (+32) a Milano città, Bergamo 13.302 (+58), Brescia 14.683 (+71), Como 3.837 (+14), Cremona 6.442 (+13), Lecco 2.730 (+1), Lodi 3.458 (+11), Mantova 3.339 (+9), Monza e Brianza 5.510 (+30), Pavia 5.293 (+32), Sondrio 1.459 (+5), Varese 3.590 (+41), 1.912 in corso di verifica.
POLICLINICO PAVIA – Stanno arrivando richieste di plasma da tutti gli ospedali d’Italia al Policlinico S. Matteo di Pavia. E’ soddisfatto il presidente della Fondazione IRCCS Alessandro Venturi in merito al plasma testato iperimmune testato nell’ospedale lombardo per curare i pazienti contagiati dal Covid 19. La ricerca sulla cura con il plasma prosegue su scala regionale: in tutti gli ospedali il plasma viene raccolto e stoccato per essere impiegato dove ve ne fosse necessità, ma è già importante rilevare che fino a questo momento c’è una buona scorta per fare fronte ai casi più difficili, in attesa di vaccino o farmaci specifici.
FONTANA DAI PM – L’istituzione della zona rossa nei primi giorni di marzo che avrebbe dovuto isolare Nembro e Alzano Lombardo, i due comuni della bergamasca dove era stato individuato il secondo importante focolaio di coronavirus in Lombardia, era “pacifico” che fosse una decisione che “spettava al Governo”, dato che era già stato inviato l’esercito. È quanto ha affermato il governatore lombardo Attilio Fontana sentito oggi per circa due ore in Procura a Bergamo. Dichiarazioni in linea con quelle dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, anche lui convocato come persona informata sui fatti.
BANKITALIA – La metà delle famiglie italiane ha subito un calo del proprio reddito a causa della crisi del coronavirus. Lo dice un’indagine della Banca d’Italia su un campione di 3 mila individui, contenuta nella Relazione annuale. Circa i due terzi dei nuclei familiari con almeno un componente precedentemente occupato, si legge, hanno registrato episodi di riduzione dell’attività lavorativa; la quota supera l’80 per cento quando il capofamiglia è lavoratore autonomo o dipendente a tempo determinato. Nonostante i trasferimenti e i sussidi del Governo, ciò si è tradotto in un calo dei redditi familiari complessivi che ha interessato metà dei nuclei.
ATTENZIONE: LA MASCHERINA DEVE COPRIRE NASO E BOCCA, NON SOLO LA BOCCA! E UTILIZZATE SEMPRE IL DISTANZIAMENTO DI ALMENO UN METRO DALLE PERSONE, EVITANDO LUOGHI AFFOLLATI. LA NUOVA “NORMALITA’” VERRA’ VINTA CON L’ATTENZIONE E IL SENSO DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI!!! DIFFONDETE SOLO NOTIZIE CERTE!!!
Ecco i numeri utili: 1500 (Ministero Salute), 800894545 (numero verde Regione Lombardia) e 112 (emergenza). Numero verde supporto psicologico 800833833, Numero per vittime di violenza e stalking 1522 #emergenza #coronavirus #fase2 #ripartelitalia #restiamoadistanza #nofakenews #paviaunotv #itinerarinews