IN LOMBARDIA SALGONO I POSITIVI (MA CON PIU’ TAMPONI), CALANO NEL RESTO D’ITALIA. PER L’INPS I CONTI SUI DECESSI NON TORNANO, SAREBBERO 20.000 IN PIU’ (tutte le notizie sul sito diegobianchinews.it @copyright)
PROTEZIONE CIVILE –Secondo gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile, nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati altri 642 casi di coronavirus e 156 nuovi decessi. Continua a salire il numero dei guariti: solo oggi sono 2.278 in più, per un totale dall’inizio della pandemia di 132.282. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 640, 36 meno di ieri. I ricoverati negli altri reparti Covid-19 sono invece 9.269 (-355). L’altra buona notizia, dunque, è che da oggi in Italia ci sono meno di 10mila persone in ospedale per il coronavirus: è la prima volta dal 14 marzo. Il picco di ricoverati era stato di oltre 33 mila. Otto Regioni senza vittime per il secondo giorno consecutivo: Molise, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Umbria, Sicilia, Puglia e Trentino Alto Adige. In Calabria e nella provincia autonoma di Bolzano, infine, non si registrano nuovi contagiati. La Lombardia è l’unica regione d’Italia a far segnare un aumento degli attualmente positivi al coronavirus: l’incremento rispetto a ieri è di 44 pazienti. Nella Regione c’è anche poco meno del 50% dei contagiati totali odierni (316 su 642) mentre oltre il 50% delle 156 vittime si registra tra Lombardia (65) e Piemonte (24).
REGIONE LOMBARDIA – In Lombardia ci sono 319 positivi in più al coronavirus (di cui 38 nella sola città di Milano) per un totale che arriva così a 86.091. Si registrano nelle ultime 24 ore 65 decessi (stesso numero del giorno prima) mentre i guariti e i dimessi sono 207. Sono stati effettuati più tamponi (14.702) rispetto a mercoledì (quando erano stati 11.508), anche per questo motivo i dati dei positivi sono in aumento rispetto a ieri. Scende comunque ancora il rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi. Oggi si attesta al 2,1% il più basso dal 1° di aprile ad oggi. Ecco i dati per province: Milano 22.455 (+83) di cui 9.490 (+38) a Milano città, Bergamo 12.681 (+48), Brescia 14.326 (+77), Como 3.678 (+18), Cremona 6.365 (+15), Lecco 2.700 (+9), Lodi 3.387 (+7), Mantova 3.308 (+8), Monza e Brianza 5.396 (+8), Pavia 5.105 (+23), Sondrio 1.404 (+21), Varese 3.423 (+10) e 1.863 in corso di verifica.
GOVERNATORE FONTANA – Contro gli assembramenti interviene il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Ringrazio la stragrande maggioranza dei cittadini che continua a seguire le regole. Ai quattro stupidotti che non stanno alle norme vigenti dico solo che vanificare gli sforzi compiuti fin qui è follia. Ho quindi chiesto, a Prefetto e Sindaco di intensificare i controlli: chi rispetta le regole continui a lavorare. Chi, ad oggi, ancora sottovaluta la situazione, chiuderà. A Milano come in tutta la Lombardia”.
INPS – Secondo l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) il conto non torna: mancano quasi ventimila vittime del coronavirus nel conteggio elaborato dalla Protezione civile. O così dice l’analisi della mortalità nel periodo di epidemia redatta dall’ente: “La quantificazione dei decessi per coronavirus, condotta utilizzando il numero di pazienti deceduti positivi fornito su base giornaliera dal dipartimento della Protezione civile, è considerata poco attendibile, in quanto influenzata non solo dalla modalità di classificazione della causa di morte, ma anche dall’esecuzione di un test di positività al virus. Inoltre, anche il luogo in cui avviene il decesso è rilevante poiché, mentre è molto probabile che il test venga effettuato in ambito ospedaliero, è molto difficile che questo venga effettuato se il decesso avviene in casa”.
L’Inps ha inoltre autorizzato ad aprile oltre 772 milioni di ore di cassa integrazione ad aprile con una crescita del 2953% rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo si legge nell’Osservatorio sulla cassa integrazione da quale emerge il boom della cassa ordinaria (+9.509%) e di quella in deroga (+239.056%) legate all’emergenza Covid e un calo della straordinaria (-30,3%). l’Inps sottolinea che il 98% delle ore autorizzate è con causale Covid 19.
SPERANZA SU SPOSTAMENTI – Gli spostamenti tra comuni e province di regioni confinanti possono essere autorizzati solo per motivi di “assoluta urgenza”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo ai governatori che chiedevano di autorizzare questo tipo di movimenti e che già, in alcuni casi, hanno emanato delle ordinanze in merito. Nella lettera inviata al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, Speranza ribadisce che la previsione di vietare gli spostamenti fino al 2 Giugno “risponde all’esigenza di gradualità nell’allentamento delle misure adottate”.
CENTRI COMMERCIALI – I dati dei centri commerciali in Italia a partire dai primi tre giorni post lockdown, cioè da lunedì 18 maggio, indicano che “l’80% dei visitatori rispetto allo stesso periodo del 2019 ha scelto di tornare a frequentare fin da subito i propri centri commerciali”. Lo afferma il gruppo del settore Igd. Secondo Igd “attualmente oltre il 90% dei punti vendita risulta aperto e operante, mentre i rimanenti si stanno organizzando per aprire quanto prima”. Le strutture del gruppo, quotato alla Borsa di Milano, “non hanno mai chiuso durante il lockdown, garantendo i servizi primari (generi alimentari, farmacie, ottica e altri) ed adottando ogni misura necessaria ad operare in piena sicurezza”.
NIENTE PARATA DEL 2 GIUGNO – Niente parata militare lungo i Fori Imperiali per la Festa della Repubblica del 2 Giugno: è questo l’orientamento prevalente, dopo una serie di incontrati e contatti, anche nelle ultime ore, tra la Difesa e il Quirinale. Allo stato attuale la cerimonia di Roma dovrebbe ricalcare quella, all’insegna della massima sobrietà, svoltasi il 25 Aprile.
ATTENZIONE: LA MASCHERINA DEVE COPRIRE NASO E BOCCA, NON SOLO LA BOCCA! E UTILIZZATE SEMPRE IL DISTANZIAMENTO DI ALMENO UN METRO DALLE PERSONE, EVITANDO LUOGHI AFFOLLATI. LA NUOVA “NORMALITA’” VERRA’ VINTA CON L’ATTENZIONE E IL SENSO DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI!!! DIFFONDETE SOLO NOTIZIE CERTE!!!
Ecco i numeri utili: 1500 (Ministero Salute), 800894545 (numero verde Regione Lombardia) e 112 (emergenza). Numero verde supporto psicologico 800833833, Numero per vittime di violenza e stalking 1522 #emergenza #coronavirus #fase2 #ripartelitalia #restiamoadistanza #nofakenews #paviaunotv #itinerarinews