SPECIALE DECRETO RILANCIO: ECCO IN SINTESI LA MANOVRA DA 55 MILIARDI PRESENTATA DAL PREMIER CONTE (tutte le notizie sul sito diegobianchinews.it @copyright)

Vi spieghiamo i punti principali del Decreto Rilancio da 55 miliardi (“Sono come due manovre”, ha sottolineato il premier Conte), con cui l’Italia cerca di ripartire dopo questo stop obbligato di due mesi e mezzo per evitare il dilagare del coronavirus. Tra i capisaldi degli interventi si spostano le scadenze di alcune tasse (l’acconto Irap viene del tutto cancellato); si cambiano le regole della Cassa integrazione in deroga e se ne snelliscono le procedure; si aumentano introducono voucher per le vacanze e si incrementano i bonus per lavoratori autonomi e partite Iva e per le baby sitter, in soccorso delle famiglie con bambini rimasti da mesi a casa, senza scuola.

BONUS AUTONOMI – Confermati i bonus da 600 euro per le partite Iva e i collaboratori. Per gli autonomi si sale fino a 1.000 euro per chi dimostra di avere avuto perdite di fatturato fino al 33%.
Esteso il bonus fino a 600 euro per colf e badanti. Sì anche al reddito di emergenza per chi non ha altri sostegni e ha un reddito basso con Isee fino a 15 mila euro: il bonus dovrebbe essere per due mesi e va dai 400 euro per i singoli agli 800 per nucleo familiare.

SGRAVI FISCALI – Uno sgravio fiscale, fino al 110% delle spese sostenute dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre del 2021, per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e antisismici sugli immobili. Il recupero avverrà in 5 quote annuali di importo uguale da portare in detrazione al momento di compilare la dichiarazione dei redditi. Ci sarà però la possibilità di cedere l’intero credito alla ditta che ha eseguito i lavori. A sua volta la ditta potrà recuperarlo, utilizzando la somma in compensazione per il pagamento dei tributi a proprio carico.

BONUS BABY SITTER – Un contributo fino a 1.200 euro per la babysitter, raddoppiato rispetto ai 600 euro stanziati dal Cura Italia. Il bonus baby sitter sarà spendibile anche per centri estivi e servizi per l’infanzia. Previsto anche un fondo da 150 milioni di euro da dare ai Comuni, anche in collaborazione con istituti privati, per potenziare i centri estivi diurni, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni.

FAMIGLIE – Il pacchetto famiglia va oltre il bonus babysitter raddoppiato a 1.200 euro per figli fino a 12 anni (senza limite d’età se disabili) e i congedi parentali. Il nuovo decreto insiste sulla possibilità di smart working «anche in assenza di accordi individuali» per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli fino ai 14 anni di età.
«Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19», infatti, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14 (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore) hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.
La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.

TURISMO E CULTURA – Le risorse a disposizione dei settori collegati al turismo e alla cultura valgono circa 2,5 miliardi. Per dare sostegno alle imprese alberghiere è stato previsto di cancellare il versamento della rata Imu del prossimo 16 giugno, a condizione tuttavia che i possessori degli alberghi siano anche i gestori. La norma vale, tra l’altro, anche per gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e lacustri.
Previsto inoltre un incentivo sotto forma di «bonus vacanze» destinato alle famiglie che decidono di soggiornare in una struttura ricettiva in Italia. Il decreto «riconosce, a favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40 mila euro, un credito, relativo al periodo d’imposta 2020, per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive dagli agriturismi e dai bed & breakfast». Previsto un bonus massimo di 500 euro per ogni nucleo familiare (che scende a 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e a 150 euro per quelli composti da una sola persona).

MOBILITA’ SOSTENIBILE – Per incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico, è previsto un buono mobilità per i residenti maggiorenni nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti per l’acquisto di bici, anche a pedalata assistita, segway, hoverboard, monopattini e monowheel, ma anche per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a  uso individuale esclusi quelli mediante autovetture, dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2020.
La necessità è quella di ridurre la presenza delle persone sui mezzi pubblici, per questo gli incentivi all’acquisto di bici ed e-bike sono diventati più sostanziosi, allargandosi anche a monopattini elettrici.
Infine, i Comuni avranno facoltà di ricavare corsie riservate per bici e monopattini ricavandole sulle carreggiate esistenti. La misura prevede uno stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2020, per un totale di 120 milioni di euro.

ROTTAMAZIONE AUTO E MOTOCICLI INQUINANTI – Al fine di ridurre le emissioni climalteranti, ai residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria (a causa dei livelli alti di polveri sottoli) che rottamano dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 autovetture omologate fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi, è riconosciuto, nei limiti della dotazione del fondo, un “buono mobilità”, cumulabile con quello per la bici, pari a 1.500 euro per ogni autovettura e 500 euro per ogni motociclo rottamati.
Il buono sarà spendibile, anche dai famigliari conviventi, nei successivi tre anni per abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, per quello di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.

MOBILITA’ – Ci sono 125 milioni di euro poi destinati alla mobilità sostenibile con bonus fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette tradizionali ed elettriche e altri mezzi come hoverboard, segway e monowheel. Si studia anche il rimborso dell’abbonamento ai mezzi pubblici per i mesi non utilizzati durante i mesi del lockdown: quindi treni, bus, metrò, ma anche vaporetti.

SOSPENSIONE IRAP E RINVIO SCADENZE FISCO – Per tutte le imprese con ricavi fino a 250 milioni di euro è stato stabilito di cancellare il versamento dell’Irap fissato per il prossimo 16 giugno. L’abbuono dell’imposta consente così di eliminare il saldo acconto. La misura vale circa 4 miliardi e rispetto alla versione iniziale non prevede più come condizione la perdita di almeno il 33% di fatturato nel 2020, rispetto al 2019.
Per dare ossigeno alle imprese viene inoltre posticipato al prossimo 16 settembre il pagamento di ritenute, iva e contributi previdenziali, atti di accertamento, cartelle esattoriali.

PROROGA CIG – Per il bonus di 600 euro agli autonomi sarebbe prevista la proroga automatica per il mese di maggio. Lo stanziamento complessivo a favore di partite Iva, co.co.co, stagionali e commercianti, ammonterebbe a 4,5 miliardi. Proroga di nove settimane degli assegni di cassa integrazione (oltre alle 9 già previste dal decreto legge Cura Italia), con uno stanziamento complessivo che nel decreto sale a quota 10 miliardi di euro.
Cambiano inoltre le procedure per ricevere la Cassa integrazione. Assegni più veloci per la Cig: l’Inps anticipa il 40% del trattamento a 15 giorni dalla domanda.

AIUTI A FONDO PERDUTO –  Un aiuto a fondo perduto, da un minimo di mille fino a un massimo di 50 mila euro, pagato con un bonifico da parte dell’Agenzia delle entrate. La misura sarà riservata alle aziende che nel 2019 avevano un fatturato fino a 5 milioni di euro. L’intervento scatterà in caso di perdite di fatturato tra aprile 2019 (di piena attività) e aprile 2020 (totale lockdown). Il sostegno arriverà con un bonifico a chi ha avuto perdite per almeno un terzo del fatturato.

BOLLETTE CON SCONTO PER LE PMI – Bollette più leggere per le utenze non domestiche dal primo maggio a luglio 2020. Le Piccole Media Imprese beneficeranno per tre mesi anche di un credito di imposta del 60% sui canoni di affitto e del congelamento degli oneri fissi sulle bollette. Lo stanziamento è di 600 milioni di euro.
L’obiettivo della norma è quello di «alleviare il peso delle quote fisse delle bollette elettriche in capo alle piccole attività produttive e commerciali, gravemente colpite su tutto il territorio nazionale dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

AFFITTI COMMERCIALI – Credito d’imposta del 60% dell’affitto mensile per negozi e esercizi industriali e alberghi. Lo sgravio è riservato ai contratti su immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Il credito spetta a chi ha ricavi o compensi non superiori a 5 milioni.
Nel caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività, il credito d’imposta scende al 30%. Per gli alberghi è indipendente dal volume di affari.
Condizione necessaria per fruirne, nei mesi di marzo, aprile e maggio, è che il fatturato sia diminuito di almeno il 50% nel mese di riferimento su anno.
Il credito può essere ceduto al locatore o al concedente o a istituti di credito; è disposta la non cumulabilità con il credito d’imposta previsto dal decreto Cura Italia.

SCUOLA – Il decreto Rilancio stanzia quasi un miliardo e mezzo per far ripartire la scuola. E porta una buona notizia per la stabilizzazione dei precari con la creazione di 16 mila posti in più per il ruolo di docente a settembre, per un totale di 32 mila posti aggiuntivi all’avvio del nuovo anno scolastico. Metà delle nuove assunzioni saranno fatte attraverso il concorso ordinario; altre 8 mila attraverso concorso straordinario. Per assicurare la ripresa dell’attività in condizioni di sicurezza aumenta di 331 milioni il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

SANITA’ – Per la Sanità il decreto Rilancio prevede uno stanziamento di circa 3,25 miliardi di euro. Le risorse serviranno a potenziare le terapie intensive attraverso 3.500 nuovi posti letto (+115%) a cui andranno ad aggiungersi 4.200 nuovi posti nelle strutture di tipo semintensivo. L’intervento vale circa 1,4 miliardi. Il ministro della Sanità, Roberto Speranza, ha annunciato inoltre l’assunzione di 9.600 infermieri e il potenziamento dell’assistenza territoriale, voci che assorbiranno ulteriori 1,2 miliardi. I fondi potranno servire anche per «implementare le attività di assistenza domiciliare integrata o equivalenti, per i pazienti in isolamento», «rafforzare i servizi infermieristici distrettuali». Speranza ha precisato che in una sola volta sono stati destinati alla Sanità più soldi di quanti ne sono stati investiti negli ultimi 3 anni. Il decreto comprende anche la voce destinata al rifinanziamento del Fondo emergenze Nazionali per un importo paria a 1,5 miliardi. Sul fronte della sicurezza e della prevenzione viene azzerata l’iva sulle mascherine.

LAVORO – Sulla scorta di quello che sta accadendo in Germania ecco la norma proposta dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che prevede la possibilità di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario: una parte dell’orario verrebbe infatti utilizzata per corsi di formazione e la corrispondente retribuzione sarebbe a carico dello Stato, che potrebbe fare ricorso al programma Sure lanciato dalla Commissione Ue. La misura, come le altre del capitolo lavoro, ha l’obiettivo di tenere i lavoratori in azienda nonostante la crisi. Ma è attivabile solo con l’accordo tra impresa e sindacati. 

NOVITA’ REDDITO DI EMERGENZA – Ammonta ad un miliardo lo stanziamento previsto per il reddito di emergenza. In particolare è autorizzato un limite di spesa di 954,6 milioni per il 2020 da iscrivere su apposito capitolo dello stato di previsione del ministero del Lavoro denominato «Fondo per il Reddito di emergenza», oltre a 5 milioni per gli oneri per la stipula della convezione con l’Inps. L’importo del Rem sarà tra i 400 e gli 800 euro mensili per un bimestre e le domande andranno presentate entro Giugno.  Le norme prevedono limiti di reddito e di patrimonio ed escludono i detenuti.

CLAUSOLE IVA – Vengono cancellate le clausole che prevedevano la possibilità per il governo di aumentare le aliquote Iva dal 2021.

BUONI POSTALI – I buoni fruttiferi postali potranno essere acquistati anche al telefono e non soltanto attraverso il computer. La nuova modalità viene introdotta da un lato per consentire l’accesso ai prodotti del risparmio postale a quella fascia di popolazione con bassa propensione all’uso di canali digitali, dall’altro per evitare alla clientela di recarsi di persona nelle filiali, limitando i contatti a tutela dei lavoratori negli uffici postali. Viene prolungato inoltre di due mesi il periodo per consentire l’esigibilità dei titoli scaduti durante il periodo di emergenza per il Covid-19.

REGOLARIZZAZIONE BRACCIANTI, COLF, BADANTI – L’emersione dal lavoro nero e la regolarizzazione dei migranti riguarda braccianti, colf e badanti, cittadini italiani e stranieri con un rapporto di lavoro irregolare e cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto, per numeri inferiori rispetto ai 600 mila inizialmente previsti. La richiesta può arrivare tanto dal lavoratore quanto dal datore di lavoro, che chiede l’emersione di un rapporto di lavoro non regolare. Nel primo caso i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 possono richiederne uno temporaneo di 6 mesi. Se entro quel termine otterranno un contratto di lavoro, il permesso verrà convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Nel secondo caso è il datore di lavoro che presenta l’istanza di emersione del lavoratore, indicando la durata del contratto di lavoro e la retribuzione, non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo. Per ogni lavoratore il datore di lavoro deve pagare 400 euro più una somma forfettaria a titolo retributivo, contributivo e fiscale. L’istanza di rilascio del permesso di soggiorno temporaneo (alla questura) e quella di emersione (Inps e sportello unico per l’immigrazione) vanno presentate dal 1° giugno al 15 luglio.

CREDITI-DEBITI – Salirà da 700 mila a un milione di euro il tetto annuo per compensare i crediti con i debiti fiscali. Lo dispone l’articolo 158 del decreto Rilancio. Al fine, spiega la relazione illustrativa, di aumentare «la liquidità delle imprese, favorendo lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi attraverso l’istituto della compensazione» col modello F24.

TREGUA FISCALE – Tregua fiscale accordata fino al prossimo primo settembre. Vengono infatti rinviate a quella data le notifiche di ben 22 milioni di cartelle esattoriali. Slitta invece al prossimo anno l’invio degli atti di accertamento, che sono circa 8 milioni e mezzo. In tutto, quindi, più di 30 milioni di pratiche di contenzioso fiscale che vengono sospese, in attesa che passi la bufera.

LAVORO A TERMINE – Sono circa 300 mila al mese i contratti a termine in scadenza. Visto il blocco dei licenziamenti, il rischio che questi lavoratori fossero i primi a pagare con un mancato rinnovo era tangibile. Per questo nel decreto Rilancio il governo ha introdotto la possibilità di prorogare i contratti senza precisare la causale, derogando così al decreto Dignità, come convertito in legge.

RINVIO LOTTERIA SCONTRINI – Ennesimo slittamento per la lotteria degli scontrini, pensata per combattere l’evasione fiscale. Questa volta la colpa, manco a dirlo, è della pandemia e del conseguente lockdown. Non è più realistico immaginare di partire il primo luglio 2020 e quindi l’articolo 152 della bozza del decreto Rilancio dispone che la lotteria debutti il primo gennaio del 2021.

STOP PIGNORAMENTI – Il decreto sospende i pignoramenti su stipendi e pensioni e prevede lo slittamento a settembre della ripresa dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio in cui siamo stati bloccati dalla pandemia. Sale il limite delle compensazioni dei crediti fiscali fino ad un milione. In arrivo anche misure di sostegno per le startup innovative per convogliare capitale di rischio.