1616 NUOVI CASI CON 98880 TAMPONI. REZZA (ISS): CONTINUA L’AUMENTO PER LA SESTA SETTIMANA (Tutte le notizie su diegobianchinews.it @copyright, siti e social di Itinerari News e Pavia Uno Tv)
MINISTERO DELLA SALUTE – Aumentano i tamponi e di conseguenza si assiste ad un nuovo rialzo dei contagi. Nelle ultime 24 ore i casi di positività registrati sono stati 1.616 su 98.880 tamponi effettuati. Crescono anche le terapie intensive, con 11 ricoveri in più rispetto a giovedì. Le nuove persone decedute a causa del Covid-19 sono 10, per un totale di 35.597. La Regione con il maggior numero giornaliero di casi è la Lombardia (257), seguono Veneto (173), Emilia-Romagna (152), Lazio (148) e Toscana (147). Non si segnalano Regioni senza contagi nelle ultime 24 ore. Attualmente in tutta Italia ci sono 175 pazienti in terapia intensiva mentre i ricoveri negli altri reparti Covid sono 1.849 (+13 rispetto a ieri). I guariti sono complessivamente 212.432, 547 in più nelle ultime 24 ore.
REGIONE LOMBARDIA – Sono 257 i nuovi casi oggi in Lombardia, contro i 245 di Giovedì. Di questi, 33 sono ‘debolmente positivi’ e 12 a seguito di test sierologico. I decessi salgono da 1 a 4. I tamponi effettuati sono pari a 17.986, in linea con il giorno precedente. I guariti crescono di 114 a 77.318. Diminuiscono i ricoveri, le terapie intensive scendono di 3 unità a 27. I ricoveri non in terapia intensiva diminuiscono di 10 unità a 246. Il numero totale dei guariti/dimessi ammonta a 77.318, fra cui 75.496 persone che hanno superato la malattia e 1.372 tra coloro che hanno lasciato l’ospedale. I dati per province: Milano: 78, di cui 42 a Milano città; Bergamo: 15; Brescia: 41; Como: 6; Cremona: 4; Lecco: 6; Lodi: 3; Mantova: 22; Monza e Brianza: 31; Pavia: 21; Sondrio: 0; Varese: 23.
REZZA (ISS) – “Per la sesta settimana consecutiva aumenta il numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese anche se l’RT si mantiene di poco superiore a 1 – ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute – Sono molti i focolai segnalati in diverse regioni anche se sta diminuendo il numero di questi causati da rientri da aree turistiche”. Per Rezza “aumenta purtroppo l’età alla diagnosi (che ora è di circa 35 anni), il che sta a significare l’inizio di una trasmissione intrafamiliare”. Nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, si legge infatti che le persone con una età maggiore di 50 anni sono, nel periodo 24 agosto 6 settembre, circa il 28 per cento dei casi; queste erano poco più del 20 per cento nelle due settimane precedenti. Da qui l’invito a continuare a mantenere comportamenti prudenti privilegiando il distanziamento sociale, l’utilizzo delle mascherine, specie in un luogo pubblico, oltre a una sana e accurata igiene delle mani.

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