CRESCONO I GUARITI MA ANCHE I NUOVI CASI IN LOMBARDIA (DEBOLMENTE POSITIVI). PROGETTO INTERNAZIONALE PER TERAPIA DEL SANGUE. RAFFICA DI ESPOSTI AL POLICLINICO S. MATTEO DA PARENTI VITTIME COVID-19 (tutte le notizie su diegobianchinews.it @copyright, dove alle 21 va in onda Incontri InFormativi, ospite il dott. Vanni Bascapè, farmacista)
MINISTERO DELLA SALUTE – Sono 182 oggi i nuovi contagiati di Coronavirus, in aumento rispetto a ieri quando erano stati 142. Di questi, 109 casi sono in Lombardia, il 59,8% del totale in Italia. Il numero totale dei casi sale così a 240.760. Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 21, in lieve calo rispetto alle 23 di ieri. I morti per coronavirus salgono così a 34.788, secondo i dati del Ministero della Salute. Calano di 308 unità gli attualmente positivi che ora sono 15.255 mentre nelle ultime 24 ore sono in aumento i guariti (+469). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, sono 87, 6 in meno di ieri.
REGIONE LOMBARDIA – Con 8.427 tamponi effettuati sono 109 i nuovi positivi al coronavirus registrati in Lombardia (di cui 49 a seguito di test sierologici e 31 “debolmente positivi”). Il totale dei contagiati sale dunque a 93.990. Sono 41 i pazienti in terapia intensiva (uno meno di ieri), e 277 negli altri reparti (-20). I decessi sono stati sei, per un totale di 16.650. I dati per province: Milano 21 di cui 10 a Milano città, Bergamo 22, Brescia 18, Como 1, Cremona 4, Lecco 4, Lodi 5, Mantova 22, Monza e Brianza 6, Pavia 1, Sondrio 0, Varese 1.
TERAPIA DEL SANGUE – Via libera della commissione Ue ad un progetto internazionale per valutare se il plasma da persone guarite dal Covid-19 può essere una terapia efficace contro il virus. Lo annuncia in comunicato il centro nazionale sangue, che partecipa al consorzio per l’Italia insieme alla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Mantova. Il progetto, che durerà 24 mesi e vedrà la partecipazione di 12 partner di 9 paesi, ha il coordinamento dell’EBA (European Blood Alliance), l’associazione che riunisce i centri sangue dei paesi dell’Unione Europea e dell’Associazione Europea per il Libero Scambio. Attraverso la raccolta e l’analisi dei dati dei donatori, dell’utilizzo clinico del plasma e dei pazienti, il progetto servirà anche da base per ricerche successive, ad esempio sull’uso del plasma per la prevenzione del Covid-19 o sulla produzione di immunoglobuline specifiche, e produrrà anche una valutazione clinica di alta qualità degli studi in corso.
RAFFICA DI ESPOSTI – Così come successo in altre province, ancora più martoriate da Covid-19, anche in quella di Pavia si stanno registrando numerosi esposti di parenti di vittime nei confronti di medici ed ospedali. La procura aveva già aperto un’inchiesta per i decessi nelle residenze per anziani, ora si aggiungono le denunce dei parenti delle vittime decedute in ospedale o a casa. Sono già state acquisite dalla magistratura molte cartelle cliniche dei pazienti morti per poter vagliare i protocolli organizzativi adottati negli ospedali ed eventuali responsabilità. Sono 1300 le persone decedute in provincia per coronavirus o per complicazioni sorte in seguito, su 5900 contagiate: in questi esposti si legge di mancati tamponi, di persone curate a casa con Tachipirina e antibiotici e ricoverate quando era ormai troppo tardi, di dimissioni anticipate perché gli ospedali erano al collasso. I medici del Pronto Soccorso del San Matteo hanno scritto una lettera aperta alla città in cui si dicono “umiliati” per doversi difendere da queste accuse dopo aver trascorso anche loro mesi in condizioni difficili in ospedale, rischiando la loro vita per poter curare gli altri, e dover passare ora da eroi a bersagli della giustizia fa veramente male. Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Pavia, Claudio Lisi, commenta amaramente che “è un peccato che una categoria che si è spesa così tanto contro questa terribile malattia venga ora vilipesa, mentre fino a pochi giorni fa veniva esaltata. I medici sono sempre gli stessi, non erano eroi da lodare prima e non sono vittime da sacrificare adesso. A pandemia ancora non risolta invece di impegnarci a gestire eventuali ritorni del virus siamo costretti ad occuparci di queste accuse”. Da eroi a bersagli della giustizia, per i medici il passaggio è breve.
SILERI, BASTA TERRORE – “Si parla di una nuova violenta ondata del virus a Settembre-Ottobre, ma io non credo che così sarà: se diamo un messaggio di paura non ripartiremo, dobbiamo ripartire consapevoli che il virus c’è e bisogna conviverci. Se continuiamo a creare terrore, l’Italia non riparte”. Lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo alla presentazione dell’iniziativa di screening in piazza Cavour organizzata dall’Ordine degli avvocati di Roma, con test sierologici gratuiti per tutti gli iscritti. Ieri l’Oms aveva lanciato un titolo allarmistico: “Il peggio deve ancora venire”.
OMS SU NUOVO VIRUS – Il virus con potenziale pandemico che in queste ore ha allarmato i social, e non solo, non è nuovo, risale al 2011. E non ha colpito nessuno né creato allarmi sanitari. La rassicurazione arriva dalla consueta conferenza stampa dell’Oms a Ginevra. “Vorrei rassicurare sul fatto che il virus con potenziale pandemico individuato in Cina non è un nuovo virus, ma è sotto sorveglianza dal 2011, grazie a quanto osservato dalla rete globale sull’influenza”. Lo ha precisato Mike Ryan, capo del programma per le emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità.
LINATE – L’aeroporto di Linate riaprirà il prossimo 13 Luglio. Il ministero dei trasporti Paola De Micheli avrebbe scritto una lettera oggi all’Enac fissando per quel giorno (48 ore prima del previsto) la data in cui il city airport meneghino riprenderà il servizio. La riapertura anticipata costringerà le compagnie aeree a modificare la loro programmazione. Tutti i vettori avevano posticipato i loro voli al primo agosto. Nei prossimi giorni dovranno informare di nuovo migliaia di passeggeri che il loro volo partirà da Linate e non più da Malpensa. L’ulteriore difficoltà operativa per i vettori sta nella tempistica: nelle prossime ore le compagnie dovranno aggiornare i sistemi di prenotazione inserendo le tratte da e per l’aeroporto cittadino. La riapertura va incontro però alle richieste di diversi viaggiatori che da tempo chiedono di poter muoversi attraverso Linate, più vicino al centro di Milano rispetto a Malpensa che si trova in provincia di Varese.
La Sea, la società di gestione dello scalo – aveva chiesto un rinvio al ministero perché tenere i distanziamenti imposti dal coronavirus a Linate è estremamente complesso, complici anche i cantieri aperti. Non solo: la frequenza dei voli per motivi di sicurezza dovrebbe essere ridotta da nove a due decolli all’ora. E la riapertura in queste condizioni causerà alla società – che già perde tra i 25 e i 30 milioni al mese causa crollo traffico – un buco ulteriore di circa 2,5 milioni al mese.
CARTE IDENTITA’ – Le carte d’identità e gli altri documenti di riconoscimento già scaduti o in scadenza resteranno validi fino alla fine dell’anno. Lo prevede un emendamento al decreto Rilancio, a firma Maurizio Lupi, approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Con il decreto Cura Italia si era già stabilito di prorogare fino al 31 Agosto la validità dei documenti di riconoscimento scaduti a partire dal 31 Gennaio. Ora la proroga viene spostata al 31 Dicembre.
ATTENZIONE: DAL15 GIUGNO IN CORSO LA FASE 3. LA MASCHERINA DEVE COPRIRE NASO E BOCCA, OBBLIGATORIA ANCHE ALL’ESTERNO IN LOMBARDIA FINO AL 14 LUGLIO. UTILIZZATE SEMPRE IL DISTANZIAMENTO DI ALMENO UN METRO DALLE PERSONE, EVITANDO LUOGHI AFFOLLATI. LA NUOVA “NORMALITA’” VERRA’ VINTA CON IL SENSO DI RESPONSABILITA’ DA PARTE DI TUTTI!!! DIFFONDIAMO SOLO NOTIZIE CERTE!!! #emergenza #coronavirus #fase3 #ripartelitalia #restiamoadistanza #nofakenews #paviaunotv #itinerarinews #agenziacreativamente