E’ davvero l’ospedale del futuro, da prendere ad esempio per la sanità nazionale: il San Matteo di Pavia , un edificio a 12 piani con una superficie di oltre 63.000 mq, ha inaugurato infatti un nuovo blocco ospedaliero dotato di tutte le migliori tecnologie, tra cui due Tac di ultima generazione, una delle quali a 640 strati, presente in pochissimi altri centri italiani.
Ma non basta. Le 11 sale operatorie previste sono tutte dotate di attrezzature nuove ad alta tecnologia e complete di sistemi digitali per la gestione delle immagini e dei dati clinici. Saranno provviste di due telecamere, una per riprendere il campo operatorio, l’altra l’ambiente sala operatoria, con la possibilità di registrare, archiviare e trasmettere, anche in diretta, quanto avviene in ogni parte del mondo.
Tutti i reparti, da quelli più complessi (DEA, Sale Operatorie, Rianimazioni) ai reparti di degenza, saranno attrezzati con un sistema di monitoraggio dei parametri
vitali del paziente. La disponibilità di un unico sistema permetterà di seguire il malato durante i suoi spostamenti tra le diverse sezioni, mantenendo una continuità sulle informazioni riguardanti il suo stato fisiologico.
Inoltre sarà possibile condividere immediatamente e a distanza i dati tra i diversi reparti, facilitando le consulenze specialistiche senza necessità da parte del medico di spostarsi.
Ingente l’investimento, che ammonta a quasi 154 milioni di euro, per una struttura da sempre fiore all’occhiello della Lombardia. Basti pensare che le aree di
eccellenza sono molteplici e tra queste spiccano cardiologia, cardiochirurgia, ematologia, malattie infettive, ortopedia, oncoematologia pediatrica, chirurgia robotica, banca del cordone ombelicale e lo studio delle malattie rare, branche a cui si rivolge tutto il mondo della medicina nell’ambito della ricerca
biomedica e scientifica. In merito alla delibera di Giunta regionale di 340 milioni di euro, al San Matteo sono stati destinati altri 31.200.000 euro