Con la Titolare dell’azienda Santa Giustina Gaia Bucciarelli, stiamo preparando l’inizio della vendemmia, è il 24 Agosto. Le uve pinot nero, che saranno destinate a “base spumante” hanno raggiunto la maturazione “tecnologica” ideale: zuccheri 18/20 % acidità totale 7,80 g/l pH 3,17. Anche l’uva sauvignon blanc è perfetta quanto a maturazione: zuccheri 19/21 % ; acidità totale 7,60 g/l; pH 3,11.

Sulla base dei dati sopra esposti si decide di iniziare la raccolta Martedì 25 Agosto. Il vigneto è in ordine. Nei giorni scorsi si è provveduto alla necessaria defogliazione per non ostacolare il lavoro dei  raccoglitori, mettendo così in bella evidenza i grappoli maturi; si è altresì provveduto alla “rasatura” dei manti erbosi degli interfilari per due ragioni fondamentali: non ostacolare i vendemmiatori e togliere dal vigneto il “volano” di umidità che favorirebbe gli attacchi di botrytis cinerea (la muffa grigia).

I lavori di preparazione in cantina sono iniziati già diversi giorni fa: lavaggio accurato dei recipienti in acciaio (tutti termocondizionati), lavaggio delle presse e delle pompe, sanificazione di tutti gli ambienti della cantina, lavaggio e sanificazione della tramoggia e delle presse. A questo punto manca solo l’uva che sarà raccolta solo ed esclusivamente a mano !!

Che vendemmia sarà? Sicuramente una vendemmia un po’ triste in quanto l’ambiente tutt’intorno lo è !

Basta ascoltare i telegiornali e leggere i giornali: come vengono aperti? Sul famigerato coronavirus !

Usciamo da una situazione pesante sotto tutti i punti di vista, in primis quello sanitario; in secondis (ma non tanto) quello economico.

Lamentele, lamentele sempre lamentele: contro il Governo, contro gli Enti locali, gente irata contro tutto e tutti, perchè? Perchè mancano i soldi. O meglio …i soldi ci sono, solo che non sono nelle mani di chi in questo momento ne ha bisogno, vale a dire le aziende impegnate nella salvaguardia del proprio lavoro!

Finora si è parlato di “montagne” di soldi che produrranno montagne di “debito” …a chi saranno destinati? A chi dimostrerà di spenderli bene!! Il settore vitivinicolo è pronto ? Mah, non si sa ! Dipende da altri settori che costituiscono la rete  dei consumi: supermercati, bar, ristoranti, enoteche ecc. Settori che più di tanti altri (supermercati esclusi) hanno subito la crisi della chiusura totale. Se a ciò aggiungiamo il “blocco” delle esportazioni … alleluia!

Mancando lo “smercio” chiaramente i produttori si stanno trovando in cantina ancora tanto vino invenduto con l’uva sui vigneti pronta per essere raccolta. Basti pensare che la zona vinicola più prestigiosa del mondo, la Champagne, lamenta perdite di vendite consistenti (si parla di cento milioni di bottiglie) ed ora è in atto un “braccio di ferro” tra Vignerons e Négociants sul prezzo delle uve: i primi non intendono ridurre la quantità di uva attraverso la cernita e non intendono abbassare il prezzo delle uve; i secondi chiedono o ridurre la quantità o abbassare il prezzo delle uve …vedremo come andrà a finire !! Fatto sta che se il vino non si beve resterà in cantina: prima o poi la situazione si sboccherà ed i consumi riprenderanno …magari non più come prima però.

In Italia da alcuni anni stiamo assistendo ad una diminuzione di quantità di vino consumato pro capite: eravamo a 104 litri nel 1975, ora siamo arrivati a 35 !!!! Allora è inutile produrre per poi chiedere contributi per distruggere (rottamare oggi è il termine giusto), bisogna ridurre le quantità e migliorare le qualità !!

Slogan facile vero …ma l’alternativa qual è ? Non esiste alternativa, le aziende se non guadagnano prima o poi chiudono con ripercussioni fatali sull’economia, quindi la via è una sola:  produrre meno e meglio !!

A Santa Giustina è proprio quello che si sta facendo. Le previsioni aziendali sono per una produzione inferiore di circa il 20% su una normale vendemmia (riferimento alla media degli ultimi cinque anni); se il clima si mantiene buono e le piogge non interverranno a compromettere la situazione sanitaria, le uve raccolte sane daranno sicuramente un ottimo vino … quello di cui abbiamo bisogno …. per non inflazionare la produzione e per gratificare il palato e l’umore dei nostri sempre più numerosi clienti che si concedono, nonostante tutto, un buon calice….sì …perchè il vino “è il canto della terra che va verso il cielo” (quest’ultima frase è stata surrogata da un dialogo del bravissimo giornalista Federico Quaranta).

Guerrino Saviotti